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Droga tra Palma e Licata, assolti i 41 imputati

LICATA, Quarantuno imputati, otto anni di processo e nessuna condanna: i giudici della prima sezione penale presieduta da Maria Alessandra Tedde, ieri pomeriggio, dopo una camera di consiglio di circa quattro ore, hanno emesso la sentenza dell’inchiesta antidroga “Ballarò” il cui nome è stato ispirato dal rione del popolare quartiere di Palermo dove il presunto gruppo di spacciatori, secondo l’ipotesi accusatoria ampiamente smentita al processo, andava a rifornirsi di droga. Tutti assolti nel merito, pochissimi capi di imputazione sono invece caduti in prescrizione.

Lo stesso pubblico ministero Santo Fornasier, titolare dell’inchiesta che nell’estate del 2010 fece scattare decine di arresti e altre misure cautelari, al termine della requisitoria, articolata in cinque udienze, aveva chiesto solo sette condanne. Per gli altri trentaquattro imputati, secondo il suo punto di vista, il decorso del tempo aveva cancellato gran parte delle accuse che, per il resto, aveva ritenuto essere state “chiarite dal dibattimento”.

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