SCIACCA. Il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica della provincia di Agrigento, presieduto dal prefetto, Dario Caputo, si è occupato della strage di cani avvenuta a Sciacca con 27 randagi avvelenati in contrada Muciare. Il sindaco di Sciacca, Francesca Valenti, ha illustrato la situazione nel corso di una riunione, in Prefettura. Ha parlato di quello che è accaduto, del fenomeno del randagismo, della bonifica del territorio e del salvataggio di dieci cani trasferiti all’Oasi di Santa Margherita Belice. Altri dieci sono stati, invece, prelevati dall’area privata infestata da esche velenose e trasferiti in un canile convenzionato.
«Ci sono già arrivate diverse richieste di adozione da parte di associazioni, ma anche di privati che vogliono adottare cani di Sciacca», dicono il sindaco e l’assessore comunale all’Ambiente, Paolo Mandracchia. L’amministrazione comunale darà in affidamento animali che si trovano all’interno dei canili convenzionati, già sterilizzati, vaccinati e microchippati.
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