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Continua la strage dei cani avvelenati a Sciacca, sale a 30 il numero dei morti

Foto Archivio

SCIACCA. E’ salito a trenta il numero di cani morti per avvelenamento trovati a Sciacca.  Il comune ha presentato una denuncia contro ignoti alla Procura. La stessa cosa aveva fatto ieri la presidente dell’Associazione nazionale tutela animali, Anna Maria Friscia.

Il sindaco Francesca Valenti ha diramato un’ordinanza con un avviso urgente alla popolazione ad usare la massima cautela per la possibile presenza di altre polpette avvelenate o ali di pollo nella zona interessata.

Un primo ritrovamento dei corpi ormai senza vita degli animali si era verificato il giorno prima, quando in contrada Muciare, vicino la spiaggia, ne erano stati trovati quindici, morti, tutti avvenelanti

Una segnalazione da parte di un passante ha fatto scattare l’intervento della Polizia municipale e del veterinario del distretto di Sciacca, Gino Raso, che hanno effettuato un sopralluogo.

L’Istituto zooprofilattico di Sicilia dovrà stabilire che tipo di veleno è stato utilizzato per uccidere i randagi. Già qualche settimana fa un cane era stato avvelenato in via Sacro Cuore mentre due sono stati salvati grazie all'intervento tempestivo dei veterinari dell’Asp.

La polizia sta effettuando gli accertamenti del caso, l’ipotesi è che ad agire sia stato qualcuno che, non riuscendo ad allontanare i cani randagi dalla zona, ha deciso di ucciderli.

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