
SAMBUCA. Una donna di Sambuca perde l’equilibro e cade, mentre si trova al mercato del paese, a causa di una perdita idrica da un tombino. Riporta una frattura al polso e si rivolge prima al giudice civile del Tribunale di Sciacca e poi alla Corte di Appello di Palermo per ottenere un risarcimento di 8 mila euro. Sia in primo grado che in appello, però, la richiesta viene rigettata. Secondo i giudici la quantità d’acqua fuoriuscita era esigua e inidonea a rendere l’asfalto scivoloso.
Così ha deciso la prima sezione civile della Corte di Appello di Palermo. Si è costituito nel giudizio il Comune di Sambuca, rappresentato dall’avvocato Valeria Maggio.

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