AGRIGENTO. L’inchiesta non è chiusa. Oltre ai controlli su strada per trovare eventuali, nuove, polizze assicurative contraffatte, la polizia di Stato – allargando il raggio d’azione – ha già ascoltato diversi automobilisti. Gente che potrebbe essere a conoscenza di determinati “dettagli” o che è riuscita a sfuggire alla truffa che non sembra riguardare soltanto Porto Empedocle e la città dei Templi, ma anche altri Comuni della provincia.
Due gli assicuratori già iscritti, da parte della Procura della Repubblica di Agrigento, nel registro degli indagati. Dovranno rispondere delle ipotesi di reato di truffa e di falso materiale commesso da privato. Indignata e pronta a costituirsi parte civile, «per tutelare la dignità degli assicuratori», la sezione provinciale di Agrigento del sindacato nazionale Agenti assicurativi, la Sna.
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