SICULIANA. «Siamo invasi» grida uno dei ragazzi di Siculiana tra i circa quattrocento in marcia per le vie della città nel corteo di protesta organizzato per dire ancora una volta un secco «no» al centro di accoglienza Villa Sikania, uno stabile che accoglie per la primissima accoglienza coloro che arrivano dai paesi africani, e che da quattro anni è attivo, nonostante le polemiche nate nella cittadina e i provvedimenti del sindaco Leonardo Lauricella.
In prima fila ci sono i bambini che mostrano gli striscioni in cui si chiede di rispettare l’accordo Anci-Viminale che prevede 2,5 migranti ogni mille abitanti, ma che nel paese di Siculiana è totalmente disatteso se si considera che all’interno dell’ex hotel-ristorante, in cui si celebravano i ricevimenti nuziali, mediamente ci sono tra i 300 e i 400 ospiti, per uno dei più grandi hotspot della provincia.
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