AGRIGENTO. Una frazione di millimetro al giorno. Non leva il medico di torno, ma scandisce piuttosto il lento cammino verso il crollo, e la morte, della Cattedrale di Agrigento. «Il distacco è di circa due centimetri l’anno», dice il geologo Antonio Calamita che aggiunge: «Da quando è iniziato il monitoraggio è continuo ed inesorabile: oltre 7 centimetri». I segnali che arrivano dal ventre della terra parlano, insomma, di pericolo, ed imminente. Lo ha capito anche la Procura di Agrigento che pochi giorni fa ha deciso di aprire un’inchiesta sui ritardi che stanno portando al funerale del tempio dedicato prima alla Madonna e più recentemente anche a San Gerlando.