REALMONTE. Il piano di lottizzazione è «correttamente dimensionato», tuttavia alcuni edifici del cosiddetto «Villaggio dei vip» della Scala dei Turchi ricadono in una zona entro i 170 metri dalla battigia e, quindi, vanno ritenuti «non realizzabili».
Non sono state, inoltre, rispettate tutte le prescrizioni in materia di altezza. L’architetto Paolo La Greca dell’Università di Catania, l’ingegnere Mario D'Amore e l’architetto Guido Meli, chiamati dal giudice Francesco Provenzano a stabilire se l’operato del consulente della Procura, l’architetto Luciano Montalbano, è stato corretto e, in particolare, se è stata rispettata «l’esatta distanza dalla battigia delle opere», ridimensionano in maniera significativa l’ipotesi accusatoria del pm Antonella Pandolfi che ha chiesto il rinvio a giudizio dei dodici imputati – fra funzionari del Comune di Realmonte, della Sovrintendenza e responsabili dell’impresa siracusana, la Co.Ma.Er, che stava realizzando il progetto – ai quali si contesta di avere consentito un piano di costruzione di alcune villette a schiera di lusso a breve distanza dalla Scala dei Turchi.
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