COMITINI. Due anni di reclusione con il beneficio della sospensione condizionale della pena: l’automobilista Salvatore Rinaudo, 57 anni, originario di Palermo e residente a Milano, che subito ammise le proprie responsabilità chiedendo scusa per l’incidente mortale sulla statale 189 che aveva provocato guidando a velocità troppo elevata, patteggia e definisce la propria posizione, evitando un vero e proprio processo.
La vicenda giudiziaria legata alla morte del cinquantunenne di Comitini, Carmelo Licata, avvenuta il 18 novembre dell’anno scorso, si è già conclusa. La sentenza di applicazione della pena, ieri mattina, è stata ratificata dal giudice dell’udienza preliminare Francesco Provenzano. Il gup ha ritenuto congrua la pena che è stata inflitta per il reato di omicidio stradale, introdotto da una nuova recente normativa che prevede condanne superiori rispetto a quelle per omicidio colposo.
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