LICATA. Il questore arriva a Licata e si lavora su due fronti per demolire gli abusi edilizi in particolar modo nelle zone balneari dove, a pochi metri della battigia e comunque nella fascia di pertinenza dei 150 metri (prevista per legge con vincolo ad inedificabilità assoluta) negli anni sono stati costruiti villini con vista sul mare.
Le ruspe dell’impresa Patriarca di Comiso, che nel mese di novembre del 2015 si è aggiudicata il primo appalto per le demolizioni di immobili abusivi bandito dal Comune di Licata, dopo la pausa estiva, hanno riacceso i motori lunedì mattina e stanno demolendo, da una parte, un muretto di cinta al Pisciotto, che delimitava il terreno dove era stata costruita la casa di Carmelo Sirone, storico capo del comitato per la tutela della casa (che raccoglieva un ottantina di abusivi), deceduti lo scorso anno. Villino che è stato demolito autonomamente dagli eredi già tre mesi fa.
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