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L’incidente mortale di Di Stefano ad Agrigento, il sindaco: "Chi sa, parli"

Calogero Firetto

AGRIGENTO. Altri due automobilisti si sono recati alla Stradale. Dopo il primo testimone, che era passato dalla Statale 640, dal bivio Maddalusa - teatro dell'incidente mortale del ventiseienne Giuseppe Di Stefano -, 20 e 10 minuti prima del sinistro, altri due agrigentini si sono recati alla Stradale per raccontare quello che avevano visto, nella speranza di contribuire alla ricostruzione della dinamica. Queste ultime due testimonianze non si sarebbero però rivelate utili.

Non ai fini della ricostruzione dell'accaduto, visto che l'incidente, purtroppo, si era già consumato. I due cittadini hanno però riferito chi c'era, al momento del loro arrivo, sul posto.

Persone - coloro che avevano chiamato il 112 - che erano state già sentite dagli agenti della Stradale, che è coordinata dal vice questore aggiunto Andrea Morreale. Ieri, una settimana dopo l’incidente mortale, è arrivato anche l'appello del sindaco Lillo Firetto: «Faccio mio l'appello della famiglia, affinché se qualcuno, in quella circostanza, ha visto qualcosa si faccia avanti, anche in forma anonima, - ha scritto - per contribuire alle indagini in corso sulla dinamica dell'incidente»

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