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Accusato di aver appiccato un incendio, La Bella si difende: "Stavo dando da mangiare ai cani"

SCIACCA. «Ero lì per dare da mangiare al mio cane, non ho appiccato il fuoco”. Si è difeso così, nell’interrogatorio di garanzia, davanti al giudice Alberto Davico, del Tribunale di Sciacca, Paolo La Bella, di 32 anni, il manovale che si trova ai domiciliari, accusato di avere appiccato il fuoco che ha scatenato, il 14 luglio scorso, un incendio con sei ettari di bosco andati in fumo, una scuola e tre palazzi fatti sgomberare e l’intervento del Corpo Forestale e dei Vigili del Fuoco oltre che di un canadair per spegnere le fiamme.

La Bella ha ammesso di trovarsi in quella zona di località Pierderici, dove ha in uso uno struttura. Dall’interrogatorio sono venuti fuori altri particolari. La Bella, a quanto pare, ha telefonato ai carabinieri per segnalare l’incendio, ma a un certo punto la chiamata si è interrotta.

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