RIBERA. Anche in sede civile è stata esclusa ogni responsabilità del carabiniere che è intervenuto nella vicenda relativa alla morte di Rosetta Caternicchia, la riberese di 37 anni che, nel 2003, aveva aggredito il figlio di 10 anni a colpi di forbice e che, successivamente, è morta dopo una lunga degenza ospedaliera.
La prima sezione civile della Corte di Appello di Palermo ha condiviso la ricostruzione dei fatti contenuta nella sentenza di primo grado del Tribunale di Palermo, rigettando l’appello del marito della donna e la richiesta di quantificare i danni in un milione e mezzo di euro.
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