FAVIGNANA. «Il fatto non sussiste». Con questa motivazione, il Tribunale di Trapani ha assolto dall’accusa di discarica abusiva l’85enne Francesco Orofino, noto imprenditore del settore turistico nato a Palermo, ma residente a Napoli, rappresentante legale delle società “Timog” e “Aurum gestioni”.
Quest’ultima gestisce, a Favignana (contrada Cala Grande), il noto albergo-villaggio turistico “L’Approdo di Ulisse”. Ed è stato proprio in un appezzamento di terreno di “pertinenza” dell’albergo (area di cui è proprietaria la “Timog”) che all’inizio del 2014 furono scoperti rifiuti di vario genere: tubi di plastica, materiale elettrico ed edile di risulta, lastre di vetro, tavole da surf, una vecchia canoa, un gommone, vecchi pneumatici di auto, casseforti, ombrelloni, sedie sdraio, materassi, cuscini, carcasse di elettrodomestici, vecchi televisori e frigoriferi, telefoni, scaldabagni, cucine, lavastoviglie, condizionatori, congelatori, mobili in legno, ferro e plastica, tavoli, sedie letti, reti metalliche ed altro. Insomma, una grande discarica abusiva su un’area di circa 250 metri quadrati ad est della struttura ricettiva.
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