SCIACCA. È il vademecum liturgico pastorale dell’Arcivescovo di Agrigento, monsignor Francesco Montenegro, che non consente, «se non con l’esplicito permesso del vescovo, la celebrazione del Triduo in altri luoghi diversi dalla parrocchia, né nelle rettorie, nelle cappelle e negli oratori degli istituti religiosi, anche di antica tradizione».
A Sciacca ci sono fedeli che masticano amaro, quelli che avrebbero voluto seguire la veglia di Pasqua nelle chiese di Santa Maria del Giglio e del Sacro Cuore.
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