AGRIGENTO. Niente riti pasquali nelle “Rettorie” ma solo nelle chiese parrocchiali. Lo ha stabilito la Curia vescovile di Agrigento che ha imposto la chiusura delle rettorie nei giorni dal Giovedì al Sabato Santo. La direttiva porta la firma di sua eccellenza, il cardinale don Franco Montenegro.
Scompare quindi la tradizione dei “Sepolcri” cioè gli altari addobbati per ricordare la passione di Cristo, dove venivano esposti merletti e “lavoretti” secondo una usanza che si tramandava da anni e di generazione in generazione, in quelle chiese della diocesi di Agrigento che non hanno il titolo di parrocchia.
Tra queste il santuario del Santissimo Salvatore a Licata, dove opera una confraternita, la più antica, quella omonima del Salvatore, la cui data di costituzione risale al 1242. Insorgono i fedeli.
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