AGRIGENTO. Nel giorno in cui il principale indagato – l’imprenditore Giuseppe Burgio, in carcere dal 27 ottobre con l’accusa di avere provocato una bancarotta fraudolenta da 20 milioni di euro – chiede la revoca dell’arresto alla Corte di Cassazione, la Guardia di Finanza sta ultimando le notifiche ai trentadue indagati dell’inchiesta “bis”.
Hanno 20 giorni di tempo per presentare una memoria difensiva. Il difensore, l’avvocato Carmelita Danile, ha chiesto ai giudici ermellini di rivedere l’ordinanza di custodia cautelare. Burgio, al quale viene contestato di avere sottratto fondi in prossimità del fallimento a una serie di società che operano nel settore della distribuzione alimentare, si era difeso, in occasione dell’interrogatorio di garanzia, sostenendo che si trattava di operazioni finanziarie del tutto legittime.
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