FAVARA. «Ho fame. In casa non avevo niente da mangiare. Voglio tornare in carcere». Queste, grosso modo, le parole che Alessandro Caramanno, 38 anni, di Favara, ha detto ai carabinieri quando lo hanno fermato ed arrestato per evasione dai domiciliari.
Ed i militari della tenenza di Favara, subito dopo aver ultimato le formalità di rito dell'arresto, mettendolo nelle camere di sicurezza della caserma, gli hanno anche comprato una pizza, garantendogli, dunque, un pasto. Perché il trentottenne aveva davvero fame.
Caramanno era stato arrestato, sempre dai carabinieri della tenenza di Favara, lo scorso 28 febbraio. Quella sera, secondo quanto venne allora ricostruito dall'Arma, l'uomo si sarebbe scagliato contro la madre settantanovenne e l'avrebbe colpita con calci e pugni.
Voleva - secondo la ricostruzione che la stessa vittima dell'aggressione fece ai carabinieri - dei soldi. E sarebbe riuscito ad arraffare, secondo l'accusa, il portafogli dell'anziana donna, dove c'erano circa 300 euro. La sua fuga, allora, durò poco perché venne arrestato in flagranza.
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