CASTROFILIPPO. Prima la richiesta di sospensione dal servizio e il sequestro dei suoi beni con l’accusa di avere truffato gli anziani clienti per oltre 200 mila euro. Adesso anche l’obbligo di firma. Vincenzo Di Rosa, 56 anni, di Agrigento, ormai ex direttore dell’ufficio postale di Castrofilippo, perché l’ente dopo gli accertamenti ispettivi lo ha rimosso, dovrà andare per due volte alla settimana negli uffici di polizia per firmare sull’apposito registro.
Il gip del tribunale di Agrigento, Francesco Provenzano, ha applicato nei suoi confronti la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
Il pubblico ministero Alessandra Russo, titolare dell’inchiesta, aveva chiesto gli arresti domiciliari ma il giudice ha ritenuto sufficiente l’applicazione dell’obbligo di firma anche in considerazione del fatto che è stato rimosso dal suo incarico e, di conseguenza, le esigenze cautelari si sono affievolite nettamente.
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