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"Somme non dovute pagate dagli utenti", indagati a Sciacca i vertici di Girgenti Acque

SCIACCA. Dovranno rispondere di truffa aggravata davanti al Tribunale di Sciacca (Agrigento) i vertici di «Girgenti acque», la società che gestisce gli impianti idrici sul territorio provinciale. Il procuratore Roberta Buzzolani e il sostituto Carlo Boranga hanno firmato un atto di citazione diretta in giudizio, notificato al presidente Marco Campione e al direttore generale Giandomenico Ponzo.

Il processo inizierà il prossimo 13 giugno.  L’inchiesta verte sui canoni di depurazione caricati nelle bollette di utenti non serviti da alcun impianto.

Sono almeno 150 le persone, residenti in contrada Ferraro, che secondo i magistrati avrebbero pagato negli ultimi tre anni somme non erano dovute, per una cifra calcolata in circa 50 mila euro. Le indagini sono scaturite da alcuni esposti presentati in procura.

Girgenti Acque spa in relazione all'indagine manifesta "la massima fiducia negli organi inquirenti e confida sulla celerità degli accertamenti ritenuti necessari al fine di diradare ogni ombra su ogni azione posta in essere, atto questo fondamentale per stabilire la verità dei fatti ed evidenziare il corretto operato della Girgenti Acque, che ha sempre agito in buona fede e rimediato agli errori quando ne ha avuto contezza".

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