RIBERA. Bloccata mentre cammina nel centro di Ribera, scaraventata sul cassone chiuso di un autocarro, malmenata e sottoposta a un tentativo di violenza sessuale. Un’esperienza terribile per una giovane che, per fortuna, ha riportato soltanto lievi ferite, giudicate guaribili in pochi giorni, ed è riuscita a difendersi respingendo il tentativo di violenza sessuale.
Questa la descrizione dei fatti che ha portato in carcere un algerino di 50 anni che vive a Ribera dove fa il bracciante agricolo. La giovane è italiana, di un comune agrigentino, e si trovava sabato scorso a Ribera. Il nome dell’indagato non è stato reso noto dai carabinieri perché l’indagine è ancora in pieno svolgimento e mancano alcune tessere nel mosaico che stanno componendo i militari guidati dal tenente Elpidio Balsamo.
L’algerino è stato sottoposto a fermo dalla Procura della Repubblica di Sciacca e poi il giudice Antonio Genna ha convalidato, disponendo nei suoi confronti la custodia cautelare in carcere. Nell’udienza di convalida, però, l’algerino si è difeso, affermando di non sapere nulla di questa vicenda, di non conoscere la giovane e di essere completamente estraneo ai fatti. La ragazza ha raccontato di essere stata bloccata, in una strada del centro di Ribera, sabato pomeriggio.
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