CANICATTI'. Il “Consorzio agrigentino per la Legalità e lo sviluppo” dopo aver rinnovato i vertici ha confermato il segretario e scelto il revisore dei conti. Queste ultime due cariche sono andate a Domenico Tuttolomondo che continuerà a percepire quanto lo scorso anno pari al 50 per cento del compenso determinato di 13 mila euro al lordo e, estratto a sorte, a Stefano Lo Giudice che quale organo di revisione economico finanziario per il triennio 2016-2019 che percepirà un compenso massimo di 2.500 euro. L’assemblea consortile alla presenza del prefetto di Agrigento ha anche fissato e discusso le linee programmatiche approvando in un ulteriore atto il Documento Unico di Programmazione.
Nella stessa seduta si è proceduto al riaccertamento ordinario dei residui attivi e passivi al 31 dicembre 2015, all’approvazione della proposta di Rendiconto esercizio finanziario 2015 e del Bilancio di previsione triennale 2016/2018. Gli atti sono stati pubblicati all’albo pretorio dei sette comuni che ne fanno parte ma per quanto riguarda la pubblicazione di Canicattì mancano gli allegati citati negli atti deliberativi che ancora non si trovano nell’albo pretorio on line dello stesso comune. L’Organo di Revisione Economico-Finanziario comunque per gli strumenti contabili esitati esprime dei rilievi e delle raccomandazioni sia per quanto riguarda la valutazione dei residui attivi e passivi sia per quanto riguarda l’ordinata successione degli atti di spesa e d’impegno sia per quanto riguarda la normale e produttiva gestione delle risorse sia economico-finanziarie che patrimoniali alla luce delle più recenti innovazioni dottrinali in materia di “utilità sociale dei beni confiscati”.
Un problema non secondario è infatti rappresentato dal notevole patrimonio immobiliare che deve essere gestito anche attraverso cooperative sociali ed associazioni presenti sul territorio che però durante il periodo di sequestro prima dell’assegnazione ha finito per essere compromesso e per il cui ripristino in attività agricola ed imprenditoriale necessita di notevoli investimenti che non sempre si riescono a trovare anche attraverso politiche speciali e mirate. Un problema attenzionato da tempo anche dall’Agenzia guidata dal prefetto Umberto Postiglione e dal parlamento su cui però ancora si sta discutendo. Ribadito comunque dai nuovi vertici e solennizzato nelle linee programmatiche il principio secondo cui la gestione del “Consorzio agrigentino per la Legalità e lo sviluppo” sarà improntato alla massima trasparenza, legalità ed efficienza e alla ricerca di rapporti funzionali ed istituzionali con l’associazionismo ed il volontariato locale radicato nel territorio aventi obiettivi sociali similari. Nei prossimi mesi si dovrebbe vedere il risultato concreto dei programmi tracciati in queste prime settimane di nuova gestione.
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