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Murò le case delle squillo a Santa Margherita, ora è cittadino onorario

Il maresciallo Bonsignore con il Giornale di Sicilia dell'epoca (Foto Graffeo)

SANTA MARGHERITA BELICE. Trentacinque anni fa ha murato le case in cui le prostitute ricevevano i clienti, a Santa Margherita Belice.

Ieri il comune belicino gli ha conferito la cittadinanza onoraria per l’attività che ha consentito, in quegli anni, di «contrastare e debellare la presenza di fenomeni malavitosi legati allo sfruttamento della prostituzione».

Il maresciallo Vincenzo Bonsignore si è presentato, allora, con cemento e conci di tufo davanti a quelle case, nelle zone San Calogero e Porta Nuova, e lui stesso ha bloccato l’accesso alle case.

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