LAMPEDUSA. Un commerciante dell' isola conferma le accuse all'imputato, pur spiegando di avere pagato 600 euro «senza particolare timore di ritorsioni» e solo perché gli era stato chiesto «in modo non minaccioso».
La vicenda non è direttamente collegata a quella al centro del processo ma, secondo il giudice Gianfranca Claudia Infantino, può essere utile a comprendere se il disoccupato Cono Cucina, 43 anni, aveva chiesto la "messa a posto" anche ad altri commercianti e, magari, alle altre vittime aveva fatto cenno agli incendi di auto per cui deve essere giudicato. Ieri mattina è stato ascoltato il titolare di una lavanderia che ha confermato di avere ricevuto richieste estorsive dicendo di avere avuto il dubbio che fosse stato Cucina a bruciare le vetture dell' autonoleggio.
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