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Arnone torna libero: "Estorsione? Ho solo tutelato i miei clienti"

Giuseppe Arnone

AGRIGENTO. «Estorsione alla collega? Ho solo tutelato i miei clienti dai ricatti, dalle truffe e dalle ruberie subite». Giuseppe Arnone è uscito dal carcere attorno alle 18. Il fratello e alcuni amici lo aspettavano al cancello del penitenziario di contrada Petrusa per riportarlo nella sua abitazione di San Leone. «Sto bene, sono stati giorni di relax e ho potuto apprezzare persino il cibo, la domenica fanno un' ottima pasta col ragù». Arnone ci scherza su e non ha perso lo spirito combattivo.

Quella che, secondo Procura e gip, è stata un' estorsione ai danni dell' avvocatessa Francesca Picone per Arnone è stata una normalissima trattativa e ne ricostruisce le fasi. «Non è affatto vero che ho alzato il tiro per chiedere più soldi alla collega, - spiega - la verità è che ho appreso che c' erano stati diversi altri episodi e se avessi accettato quell'accordo transattivo avrei commesso il reato di infedele patrocinio ai danni dei miei clienti che avevano denunciato la collega per estorsione e mi riferirono di altri episodi simili».

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