SCIACCA. A poco meno di due anni dall'arresto e dopo quattro mesi dalla sentenza d' appello che lo ha condannato a 6 anni di reclusione per tentato omicidio e violenza a carico della moglie , è stato licenziato dal Comune di Sciacca.
"Depennamento del lavoratore socialmente utile" è l' oggetto della determinazione dirigenziale che la difesa di Amato annuncia di volere impugnare al Tar. «E' stato oggetto di un provvedimento e pertanto impossibilitato a svolgere il regolare lavoro a cui lo stesso era assegnato» è scritto nella determina pubblicata all'albo pretorio. Nello scorso mese di giugno la terza sezione della Corte di Appello di Palermo ha confermato la sentenza che era stata emessa dal giudice Luisa Intini del Tribunale di Sciacca.
Nel giudizio di primo grado, che si è svolto con il rito abbreviato, ad Amato erano state riconosciute le attenuanti generiche oltre a beneficiare dello sconto di un terzo della pena. La riqualificazione del reato da tentato omicidio in lesioni e l' assoluzione dall' accusa di violenza.
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