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"Appalti regolari", assolti tre imprenditori di Castrofilippo

CASTROFILIPPO. Assoluzione perché il fatto non sussiste: il giudice dell' udienza preliminare di Palermo, Walter Turturici, ha scagionato tre imprenditori accusati di avere eseguito altrettanti lavori pubblici al Comune di Castrofilippo grazie ad accordi collusivi con il sindaco mafioso Salvatore Ippolito e il boss del paese Antonino Bartolotta, morto nelle scorse settimane. Si tratta di Vittorio Settimo Alaimo, 48 anni, GiuseppeArnone, 59 anni, e Carmelo Cimino, 59 anni.

I tre imputati (difesi dagli avvocati Diego Giarratana, Dino Giovanni Milazzo, Salvatore Amato e Emanuele Limuti) erano imputati di turbativa d' asta con l' aggravante dell' avere agevolato la mafia. Tre le ipotesi contestate in concorso con il geometra Vincenzo Manzo ne, 74 anni, all' epoca dei fatti responsabile dell' ufficio tecnico del Comune di Castrofilippo. Cimino era accusato di avere turbato la gara per i lavori di riqualificazione della piazza Pirandello, aggiudicati con il metodo del cottimo fiduciario il 2 febbraio del 2009.

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