CANICATTI'. Ventuno richieste di rinvio a giudizio al termine dell' inchiesta, denominata "Brothers", che ha sgominato un vasto traffico di droga a Canicattì ma anche in altri centri limitrofi. La firma sul provvedimento che manda a processo gli indagati - molti dei quali coinvolti in numerose altre indagini analoghe - è del pubblico ministero Andrea Maggioni. L' udienza preliminare, per decidere se rinviare a giudizio gli imputati, doveva iniziare ieri mattina davanti al giudice Alfonso Malato ma è slittata al 31 ottobre per un problema nelle notifiche che non risultavano andate tutte a buon fine.
Sul banco degli imputati siedono: Diego Cutaia, 34 anni, di Canicattì; Salvatore Napoli, 32 anni, di Canicattì; Filippo Cutaia, 28 anni, di Canicattì; Angelo Ripellino, 31 anni, di Licata; Gioachino Amato, 37 anni, di Canicattì; Giuseppe Li Calzi, 69 anni, di Canicattì; Salvatore Taibbi, 39 anni, di Canicattì; Nicolò Lentini, 27 anni, di Canicattì; Renato Marchese, 40 anni, di San Cataldo; Gioacchino Stassi, 48 anni, di Palermo; Luca Giordano, 28 anni, di Canicattì; Giuseppe Cutaia, 26 anni, di Canicattì; Mirko Messina, 27 anni, di Caltanissetta; Giuseppe Spampinato, 35 anni, di Canicattì; Gioachino Cigna, 25 anni, di Canicattì; Danilo Tropia, 26 anni, di Canicattì; Gioachino Montesanto, 35 anni, di Canicattì; Giuseppe Cuscio, 43 anni, di Canicattì; Antonio Giardina, 47 an ni, di Canicattì; e Vincenzo Amato, 64 anni, di Canicattì.
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