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Palma, confisca da due milioni per un imprenditore

AGRIGENTO. La Dia di Agrigento ha eseguito la confisca dei beni per un valore di due milioni e centomila euro riconducibili all’imprenditore Gioacchino Cottitto, di Palma di Montechiaro, in provincia di Agrigento, già sottoposti a sequestro nel maggio 2013.

Il provvedimento è stato emanato, dalla prima sezione penale del Tribunale di Agrigento, a seguito di articolate indagini economico-patrimoniali eseguite dalla Dia su Gioacchino Cottitto. Il provvedimento ha disposto la confisca dell’associazione agricola “La Rotonda dei Pini”, il 50% delle quote societarie e dell’intero patrimonio della “Biofrutta s.r.l.” , il restante 50% è già stato sottoposto a confisca con altro provvedimento, di due fabbricati, undici terreni,  un’impresa individuale operante nel settore agricolo  e il saldo attivo di conti correnti bancari.

Sono stati sospesi fondi europei frutto di finanziamenti comunitari. Infatti sono stati bloccati due contratti di compravendita, stipulati da Cottitto e dalla moglie con l’ I.S.M.E.A. – Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare.

Cottitto è un  imprenditore nel settore agro-alimentare, che è stato arrestato nel 2010, nell’ambito di un’operazione della Dda di  Palermo denominata “Apocalisse”, in cui gli furono contestati i reati di associazione per delinquere di tipo mafioso, concorso esterno in associazione mafiosa, riciclaggio e intestazione fittizia di beni, riconducibili all’allora latitante, nonché rappresentante provinciale di cosa nostra, Giuseppe Falsone.

Gioacchino Cottitto è stato ritenuto il tramite tra la grande distribuzione commerciale ed i rappresentanti agrigentini dell’organizzazione criminale mafiosa. Per tale ragione, la Corte d’Appello di Palermo lo ha condannato ad anni tre di reclusione.

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