AGRIGENTO. È trascorsa oltre una settimana da quando l' amministrazione comunale di Agrigento ha inviato all' assessorato regionale che si occupa del comparto rifiuti, un atto di diffida con cui si intimava, a stretto giro, di modificare la disposizione attuativa n. 44 del 3 agosto che fissava un piano di conferimento con cui si inseriva il comune capoluogo tra quelli obbligati a scaricare i propri rifiuti a Lentini.
Questo, nonostante la vicinanza territoriale con l' impianto di Siculiana e nonostante il triplicato costo del servizio di trasporto da e per la discarica di contrada Coda di Volpe, aumento, va ricordato, che finisce pari pari nelle bollette degli agrigentini. Ad oggi, dal Dipartimento rifiuti non è arrivato niente. Sul sito istituzionale le pubblicazioni degli atti sono ferme al 12 agosto e le ditte del raggruppamento di imprese continuano a fare la spola da e per Lentini.
A questo punto, visto che l'amministrazione Firetto aveva dato tre giorni di tempo alla Regione per l' annullamento d' ufficio in autotutela dell' ordinanza altrimenti "si sarebbe andati per tribunali", il Comune dovrebbe organizzarsi di conseguenza e dare mandato legale a chiedere, come annunciato, i danni al Governo Crocetta.
DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA L'EDIZIONE DI AGRIGENTO DEL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Caricamento commenti
Commenta la notizia