LAMPEDUSA. Sette tunisini sono stati fermati dalla polizia di Stato nell'ambito del violento rogo divampato nell'hotspot di Lampedusa. Sono indagati per incendio, tentata strage, violenza e resistenza a pubblico ufficiale.
Secondo la ricostruzione della squadra mobile di Agrigento, due sere fa i fermati avrebbero inveito contro altri migranti sub-sahariani ospiti del centro, minacciandoli con bottiglie di vetro in frantumi ed armi improprie. Subito dopo, avrebbero dato alle fiamme, in due differenti punti del padiglione, dei materassi, consapevoli della presenza in loco di alcuni migranti e del grave pericolo creato.
Durante le fasi della loro individuazione avrebbero reagito con violenza agli operatori delle forze dell'ordine. I sette sono stati trasferiti prima a Porto Empedocle e poi condotti nella Circondariale di Agrigento, a disposizione della locale Procura della Repubblica.
I sette tunisini fermati dalla squadra mobile di Agrigento, diretta da Giovanni Minardi, sono: Amine Hari, di 21 anni, Aymen Mehdi, di 28, Karim Bagdadi, di 21, Houssen Eddeni Sayari, di 23, Nejmeddine Melky, di 31, Ala Eddine Assali, di 20, e Mohammed Laarbi, di 18.
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