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Minacce su Facebook al sindaco di Siculiana: c’è un indagato

Leonardo Lauricella - Sindaco di Siculiana

SICULIANA. Il cerchio è chiuso. Quattro mesi dopo le minacce di morte, su una pagina Facebook appositamente creata, al sindaco di Siculiana Leonardo Lauricella, e dopo aver analizzato i dati telematici acquisiti, sono stati sequestrati, a distanza di un anno, - su disposizione della Procura della Repubblica di Agrigento - numerosi personal computer, tablet e smartphone. Il fascicolo, inizialmente aperto a carico di ignoti, adesso, invece, si è trasformato a carico di «noti». C’è una persona, un siculianese, iscritto nel registro degli indagati.

«Grazie all’aiuto di Facebook, in California, e grazie al buon lavoro svolto dai carabinieri della stazione di Siculiana - ha commentato ieri il sostituto procuratore di Agrigento, titolare del fascicolo di inchiesta, Salvatore Vella - è stata individuata una utenza di collegamento». I tablet, gli smartphone ed i computer sequestrati, adesso, continueranno ad essere studiati ed in maniera approfondita. E non è escluso che il cerchio - quello chiuso in questo primo momento dell’inchiesta - si riveli essere concentrico.

Era il 22 novembre dello scorso anno quando su Facebook era visibile una pagina, appositamente creata, di minacce di morte per il capo dell’amministrazione di Siculiana. «Caro sindaco, abbiamo una pallottola per lei calda, calda. Si guardi le spalle» - era stato scritto, inserendo anche una fotografia di proiettili, sulla pagina denominata «A morte il sindaco di Siculiana».

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