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Randagismo a Licata, piace l’idea del bioparco

LICATA. Da Angelo Rinascente, presidente dell'associazione di volontariato «I Delfini» che gestisce il canile municipale, arriva l'ok alla proposta formulata due giorni fa dalle consigliere comunali del gruppo Domaninrosa per affrontare l'emergenza randagismo. Violetta Callea, Antonietta Grillo e Laura Termini hanno ipotizzato la realizzazione di un bioparco, per i randagi, presso monte Galluzzo. «Finalmente - è il commento di Angelo rinascente - una proposta degna di nota, che merita tutta la nostra attenzione e considerazione.

Il gruppo consiliare Domaninrosa ha proposto all'amministrazione comunale la costituzione di un bioparco (una sorta di area attrezzata destinata all'accoglienza degli animali), utilizzando le specifiche caratteristiche eco ambientali di monte Galluzzo. Siamo di fronte ad un'idea di assoluta lungimiranza che potrebbe, qualora realizzata, creare un sito di grande interesse pubblico, una specie di apparato naturale dove gli animali possano liberamente trovare collocazione».

«Tale ambiente - secondo il presidente de "I Delfini" - sarebbe non solo idoneo all'accoglienza dei randagi presenti in città, ma potrebbe essere un comparto di specifici studi e conoscenze anche in collaborazione con gli istituti scolastici, le associazioni e gli enti preposti alla tutela e protezione degli animali. Ci auguriamo che tale proposta non rimanga nei meandri della politica, ma che trovi al più presto una sorta di impegno collettivo per la sua realizzazione».

Domaninrosa ha ipotizzato anche altri possibili scenari. «Il problema va risolto - hanno aggiunto le tre consigliere - intanto con un tavolo tecnico di persone competenti e capaci, senza improvvisazioni, senza cercare soluzioni rapide e contestualmente inefficaci, senza compromettere lo stato economico del nostro paese, già assai in passivo rispetto alle risorse finanziarie». «L'attuale canile municipale da solo, nonostante gli sforzi dell'associazione onlus che lo gestisce, non riesce a far fronte - aggiungono Callea, Grillo e Termini - a tutte le emergenze e nonostante i numeri gli diano ragione, comunque i cani sembrano aumentare; da tempo diverse sono le associazioni di volontariato e di liberi cittadini che lavorano in silenzio e con grande impegno, anche al fine di favorire le adozioni dei cani. Cosa vieta all'amministrazione comunale di dare un piccolo sostegno economico a queste associazioni, al fine di attenuare il fenomeno del randagismo anche attraverso la cura e la tutela certa degli animali».

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