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Porto Empedocle, città assente al corteo per la crisi

PORTO EMPEDOCLE. L'appuntamento era di quelli importanti, ma ieri c'era più gente al centro commerciale che nel centro di Porto Empedocle per partecipare alla manifestazione contro la crisi finanziaria che attanaglia l'Ente e di conseguenza il tessuto sociale ed economico dell'intera città. Ma evidentemente questo, agli empedoclini non fa paura. In piazza, ieri mattina, alla manifestazione organizzata da Cgil, Cisl e Uil, dall'associazione cittadina Missione sociale per il bene comune, al netto dei sacerdoti delle parrocchie, e di qualche decina di persone, alcune della quali, invitate proprio dai sindacati e neanche empedoclini, nessuno ha pensato che ci fosse qualcosa per cui valesse la pena scenedere in piazza.

Non c'erano i dipendenti comunali con lo stipendio a rischio, esclusi una decina di essi, non c'erano i precari a cui stanno per tagliare il monte ore, non c'erano gli operatori ecologici senza stipendio da 4 mesi e men che meno, c'erano i politici locali (escluso Orazio Guarraci) e i loro referenti nei parlamenti regionali e nazionali. E figurarsi. Lo sparuto corteo ha attraversato quella via Roma che in passato veniva spacciata come il simbolo di un benessere culturale ed economico dimostratosi oggi apparente ed effimero. Alcuni commercianti presenti lamentavano solamente l'invio di bollette per migliaia e migliaia di euro dopo che negli ultimi anni il Comune non aveva bollettato la Tari. Poi i manifestanti si sono fermati davanti a Palazzo di Città, ovviamente senza nessuno dentro. E sono stati gli stessi sindacalisti ad esprimere delusione per la mancata risposta della città.

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