
PORTO EMPEDOCLE. Per gli operai mandati da Gesa in accoglimento di una richiesta del commissario Marherita Rizza, ieri mattina è stato quantomeno imbarazzante presentarsi con gli autocompattatori per dare una ripulita a Porto Empedocle, al posto dei loro colleghi, senza stipendio ormai da 5 mesi. Imbarazzante perchè anche loro hanno, in passato, provato sulla loro pelle, cosa vuol dire andare al lavoro senza essere pagati.
Gli operatori ecologici in cassa integrazione di Icos, Ecoin e Iseda, non l’hanno presa benissimo questa forzatura istituzionale e ieri mattina è dovuta intervenire la Polizia che ha placato alcuni momenti di tensione fra le parti. Automezzi scortati dunque, che sono intervenuti prevalentemente in contrada Ciuccafa anche se i danni di un mese di mancato servizio regolare, ha provocato effetti devastanti per la città marinara. La decisione di Gesa di accogliere le richieste del Comune empedoclino, non è stata ben accolta neppure dai sindacati con il segretario provinciale della Funzione pubblica della Cgil che non le manda a dire.
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