PORTO EMPEDOCLE. Non se lo aspettavano neanche loro. Solo tre giorno avevano scritto una lettera - aperta in cui denunciavano «il pietoso stato in cui versa Porto Empedocle» e dove chiedevano l’intervento dello Stato. E lo Stato ha risposto. Ieri mattina infatti il prefetto Nicola Diomede ha convocato e ricevuto tutti i parroci rappresentanti della comunità ecclesiastica empedoclina ascoltandoli, passo passo, rispetto alle loro preoccupazioni su quelle che sono le criticità di un comune dove non si possono più rispettare nemmeno gli impegni economici minimi, tantomeno organizzare qualcosa per il futuro. DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA IL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE