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Accusato di aver ucciso la fidanzata, chiesti 16 anni per un uomo di Palma

PALMA DI MONTECHIARO. «Ha sparato per uccidere e non si è trattato di un incidente»: il pubblico ministero Andrea Maggioni non crede alla parziale ritrattazione del ventiseienne Angelo Azzarello, piccolo imprenditore di Palma che nei mesi scorsi ha confessato l’omicidio della giovane fidanzata Alina Condurache, rumena di 22 anni.

Il magistrato, ieri mattina, al termine della requisitoria, ha chiesto la condanna a 16 anni di reclusione. Il processo è in corso davanti al giudice dell’udienza preliminare Alessandra Vella. La pena è ridotta di un terzo per il rito abbreviato.

Se non avesse scelto il rito alternativo sarebbero stati chiesti 24 anni. Il giovane, difeso dagli avvocati Santo Lucia e Antonino Reina, è accusato di avere ucciso con 2 colpi di pistola la giovane fidanzata rumena che aveva intenzione di lasciarlo dopo meno di 2 mesi dall’inizio della relazione puntualmente annunciata su Facebook.

Il movente dell’omicidio, avvenuto il 3 dicembre del 2014 all’interno dell’azienda agricola della famiglia Azzarello, in contrada Cipolla, a Palma, sarebbe la gelosia. Azzarello avrebbe esploso 2 colpi di pistola alla ragazza che venne colpita all’inguine e all’addome e morì durante il trasporto in ospedale. Qualche ora dopo il Pm Andrea Maggioni, che ieri ha illustrato la sua requisitoria, dispose il fermo di Azzarello convalidato in seguito dal gip Francesco Provenzano.

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