SCIACCA. Un’esplosione di fede, una devozione verso la patrona della città che, ancora una volta, ha coinvolto migliaia di persone. Anche quest’anno la processione della Madonna del Soccorso, patrona di Sciacca, ha catalizzato l’attenzione dei saccensi. Il simulacro della vergine, scolpito nel 1526, è stato portato in spalla, per le vie del centro storico, da un centinaio di robusti marinai a piedi nudi.
Nella via Giuseppe Licata, con la “fumata”, è stato ricordato il miracolo compiuto dalla Madonna il 2 febbraio del 1626 quando ha liberato la città dalla peste. «Anche quest’anno – dice l’arciprete della città, don Carmelo Lo Bue – c’è stato coinvolgimento e partecipazione della gente”. Sono andate meglio rispetto alla processione di febbraio dello scorso anno anche le offerte alla Madonna. I fedeli hanno donato 2.235 euro, mentre nel 2015 le offerte si erano fermate a 1.767 euro.
Non è mancato, puntuale come sempre, l’apporto dei marinai. Dai timonieri, gente di grande esperienza con alle spalle decini di anni di processione, ai più giovani tutti hanno dato il massimo. «A volte – dice Luigi Sclafani, uno dei timonieri – non riesco proprio a capire come sia possibile che alcune decina di persone riescano a reggere questo peso enorme. C’è anche qualcosa di miracoloso in tutto questo».
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