CANICATTI'. Ergastolo. E’ questa la pena della sentenza di condanna inflitta al possidente Gaetano Marturana al termine del processo d’appello celebrato a Catania, dopo il rinvio ad altra corte deciso dalla Cassazione. I giudici della Terza Sezione Penale della Corte d’Appello di Catania hanno riconosciuto il Marturana colpevole dell’omicidio, per motivi d’interesse, del pensionato possidente Angelo Anello avvenuto il 19 luglio 2005. A poco più di dieci anni quindi è stata messa la parola fine, in maniera definitiva, ad una vicenda di cronaca che ha diviso l’opinione pubblica divisa ed ha assunto i contorni del giallo.
In primo grado Marturana era stato condannato all’ergastolo. In appello la sentenza il 29 luglio 2010 era stata sostanzialmente modificata nella parte della pena in cui non s’infliggeva all’imputato la massima pena e lo si assolveva per l’accusa più pesante, quella dell’omicidio, riconoscendolo invece responsabile di una serie di reati minori con refluenze anche sul fronte civilistico. Quindi la decisione delle parti, Procura Generale collegio di difesa e parti civili, di ricorrere in Cassazione. I giudici della Suprema Corte l’11 febbraio 2014 hanno parzialmente annullato la sentenza proprio in capo all’assoluzione dall’accusa di omicidio; affidando ad altra corte il riesame parziale del procedimento penale.
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