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Lezioni a giovani extracomunitari, protesta dei genitori a Naro

Il comitato: «Aula e servizi igienici lasciati sporchi». Il dirigente del «S. Giovanni Bosco»: «Pulizia regolare»

NARO. Protestano a Naro i genitori dei bambini che frequentano l’istituto comprensivo «San Giovanni Bosco», individuato dal MIUR da quest’anno come una delle sedi provinciali del «Centro per l’Istruzione degli Adulti».  Al centro della questione vi è l’utilizzazione di un’aula all’interno del plesso centrale dell’istituto comprensivo, il «San Secondo», per lo svolgimento di un percorso di alfabetizzazione e apprendimento della lingua italiana rivolto a diversi giovani extracomunitari che sono attualmente ospiti di alcune comunità di accoglienza di Naro.

Il locale dove viene svolto il corso è lo stesso dove ogni mattina fa lezione una classe di scuola media dell’istituto e, come hanno riferito alcuni genitori, l’aula ed i servizi igienici vengono spesso lasciati sporchi dalla sera, da quando cioè finisce il momento di apprendimento rivolto ai giovani extracomunitari, circa una ventina.

Il comitato dei genitori ha manifestato al dirigente scolastico dell’istituto comprensivo «San Giovanni Bosco», Roberto Navarra, la propria contrarietà rispetto a questa situazione che si viene a creare all’interno della scuola, prospettando allo stesso preside la possibilità di spostare il corso. Secondo i rappresentanti dei genitori, infatti, esisterebbero all’interno della scuola stanze attualmente vuote e che potrebbero essere utilizzate come luogo dove far svolgere il corso di alfabetizzazione.  Secondo il dirigente scolastico, invece, non esiste alcun motivo di preoccupazione alla luce della grande attenzione che è rivolta proprio nei confronti dei bambini che frequentano la scuola.

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