PALMA DI MONTECHIARO. Ammette di avere sparato ma si difende dicendo di non averlo fatto di proposito. Avrebbe tolto la sicura dalla pistola e sarebbero partiti i due colpi che hanno ucciso la giovane fidanzata. Il ventiseienne Angelo Azzarello, piccolo imprenditore di Palma, reo confesso dell'omicidio della giovane fidanzata rumena, Alina Condurache di 22 anni, ieri mattina è stato interrogato al processo in corso con rito abbreviato davanti al gup Alessandra Vella.
Il difensore di Azzarello, l'avvocato Santo Lucia, all'udienza precedente aveva chiesto l'interrogatorio in aula dell'imputato che ha precisato meglio i contenuti della sua confessione raccontando di essere stato intimorito per il litigio e per la possibile reazione dei familiari della ragazza che sarebbero stati poco distanti. Da lì la scelta di prendere la pistola e togliere la sicura. "Il terreno era sconnesso ed è partito il colpo, non volevo ucciderla", ha detto ieri Azzarello. Il movente dell'omicidio, avvenuto il 3 dicembre scorso all'interno dell'azienda agricola della famiglia Azzarello, in contrada Cipolla, a Palma, sarebbe la gelosia.
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