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Agrigento, operaio invalido dopo una caduta: tre condanne

AGRIGENTO. Condanna per responsabile della ditta, proprietario dell'immobile e direttore dei lavori e assoluzione per il coordinatore della sicurezza: il giudice monocratico Rossella Ferraro ha emesso la sentenza del processo per l'incidente sul lavoro che per poco non costò la vita a un operaio ventottenne di Favara, precipitato al suolo da dodici metri mentre lavorava in uno stabile del viale dei Giardini, a San Leone. Il giudice ha accolto interamente, anche nell'entità delle pene inflitte, le richieste formulate dal pubblico ministero Elenia Manno al termine della requisitoria.

L'unico assolto è l'ingegnere Giuseppe Bellia, 38 anni (difeso dagli avvocati Alfonso Neri e Salvatore Pennica), coordinatore della sicurezza del cantiere. Il pm, durante la requisitoria aveva detto che andava assolto per non avere commesso il fatto "perché ha seguito il protocollo che la legge prevedeva, non spettava a lui accertare che l'operaio indossasse le protezioni". Otto mesi di reclusione sono stati, invece, inflitti per Salvatore Di Salvo, 57 anni, amministratore della società proprietaria dell'immobile; Nicoletta Tuzzolino, 45 anni, titolare della ditta che stava eseguendo i lavori; e Mario Li Causi, 70 anni, direttore dei lavori. L'accusa, per tutti, era di lesioni colpose. L'incidente avvenne il 20 dicembre del 2010. Gli imputati (difesi anche dagli avvocati Diego Galluzzo, Antonino Gaziano e Grazia Marchese) secondo l'accusa non avrebbero messo in atto le precauzioni necessarie per evitare l'incidente facendo lavorare l'operaio senza l'imbracatura e il casco protettivo che avrebbero potuto impedire la caduta ed eventualmente ammortizzarla e limitare i danni.

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