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Morte del figlio archiviata, nuovo appello ad Agrigento

Lettera di Michela Frasca e Giuseppe Rigoli, mamma e papà di Vincenzo, che perse la vita in seguito a un incidente stradale

AGRIGENTO. "Vogliamo la verità, ci sono ancora troppi punti oscuri nella ricostruzione di quelle ore che hanno preceduto la morte di nostro figlio". Michela Frasca e Giuseppe Rigoli, i genitori di Vincenzo Rigoli, il diciannovenne morto in seguito a un incidente stradale a bordo della sua auto la notte del 17 dicembre del 2012 in contrada Gasena, intervengono ancora una volta con una lettera aperta con cui chiedono che venga fatta giustizia.

Il pm Carlo Cinque, per la seconda volta dopo l'ordinanza del gip Alessandra Vella che imponeva nuove indagini, ha chiesto l'archiviazione dell'inchiesta a carico di sei medici. "Siamo a quasi tre anni dalla morte di nostro figlio - scrivono i genitori - e ci ritroviamo ancora a discutere e dibattere su una nuova richiesta di archiviazione".

Il giudice, dopo la prima archiviazione, aveva chiesto di valutare se fosse stato possibile trasportare il giovane in elisoccorso, l'esistenza di possibili interventi alternativi (il ragazzo è morto per un'emorragia mentre era in sala operatoria) e, infine, calcolare quante probabilità di sopravvivenza avesse.

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