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Maltempo, danni per diversi milioni di euro a Licata

Alberi, muri e tetti crollano al suolo nel centro abitato. Ci sono venti feriti. Il sindaco Cambiano chiede la calamità naturale

LICATA. Cinque minuti, sono bastati cinque minuti per mettere in ginocchio una città e, soprattutto, devastare la colonna dell’economia locale: l’agricoltura. Due trombe d’aria, dalle 7.45 alle 7.50 di ieri, si sono abbattute su Licata, provocando devastazioni. A subire i danni maggiori sono stati i serricultori. Secondo un primo calcolo (che, purtroppo, potrebbe essere aggiornato in negativo) almeno cinquanta ettari di serre e tunnel sono stati letteralmente spazzati via dai venti che a velocità da record hanno imperversato, per pochissimo tempo, sulla città. I danni si contano in milioni di euro.

L’area più colpita è quella di Mollaka – Faia, ma anche la Piana non è stata risparmiata. Già pochi minuti dopo il passaggio della tromba d’aria, gli agricoltori erano con le mani nei capelli. Delle colture (peperoni, melanzane e pomodori) presenti nelle loro serre non esisteva più niente. Persino le serre realizzate con robusti sostegno in metallo sono state abbattute dal vento. Non in pochi hanno ceduto al pianto, e non era difficile osservarli asciugarsi le lacrime mentre osservavano ciò che rimaneva del loro lavoro, dei sacrifici di una vita. Ma c’è anche a chi è andata addirittura peggio.

 

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