LAMPEDUSA. Avrebbero ottenuto la promessa di non dare le impronte digitali e dopo una breve protesta hanno fatto ritorno nel centro d'accoglienza di Lampedusa.
Protagonisti, circa 50 eritrei (tutti giovani e tra loro alcune donne), che si sono radunati sugli scalini della chiesa chiedendo di lasciare l'isola, dove sono arrivati da una decina di giorni senza fornire le impronte. Dopo un confronto con le forze dell'ordine, alla presenza del sindaco dell'isola Giusy Nicolini, i migranti hanno desistito dalla protesta e sono ritornati nella struttura di contrada Imbriacole.
Sempre ieri, sbarco di migranti, a Lampedusa, dove sono giunti 402 profughi, tra cui molte donne e bambini, soccorsi nel canale di Sicilia. Due bimbi sono stati accompagnati in ambulanza all'ambulatorio del comune. Le loro condizioni non destano preoccupazione.
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