AGRIGENTO. A sei mesi dall’addio del presidente del tribunale Luigi D’Angelo, in pensione dopo 41 anni di militanza nella magistratura, si apre la corsa alla successione. Le domande per accedere al bando – un concorso per titoli predisposto dal ministero della Giustizia – si potranno presentare entro il 15 ottobre. Nessuno lo ha ancora fatto ma le prospettive sembrano chiare. Saranno almeno 3 i giudici attualmente in servizio al tribunale di Agrigento a tentare il salto. Fra loro c’è l’attuale reggente Luisa Turco che ha preso il posto di D’Angelo di cui è stata vicaria per diversi anni e che ha tutti i titoli per essere scelta per la successione come presidente effettivo.
Cinquantaquattro anni, nel curriculum spicca la sua presenza come giudice a latere della Corte di assise davanti al quale si è celebrato il maxi processo Akragas. È stata presidente dell’ufficio Gip e poi della seconda sezione penale, infine vicaria del presidente del tribunale e presidente reggente da aprile. Un altro nome importante potrebbe essere quello di Giuseppe Melisenda Giambertoni, attuale presidente della prima sezione penale. Cinquantadue anni, ha iniziato la carriera proprio al tribunale di Agrigento con l’incarico di pretore. Poi per tanti anni è stato consigliere di Corte di appello nella sezione civile e dal 2012 presiede la prima sezione penale di Agrigento. Le carte in regola per tentarci le ha e di certo è fra quelli destinati a presentare domanda ed essere presi in considerazione. Non ha un incarico direttivo in magistratura ma ha ugualmente grosse chance il magistrato Alfonso Malato, 56 anni, in servizio all’ufficio Gip del tribunale di Agrigento.
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