
AGRIGENTO. Nuovo scontro ad Agrigento tra l'avvocato Giuseppe Arnone, ex consigliere comunale e leader degli ambientalisti, e le forze dell'ordine. «La polizia ha violato il mio domicilio, senza alcun mandato, sol perchè stamane (ieri ndr) avevo convocato una conferenza stampa per commentare un servizio andato in onda ieri sera sul Tg5, nel quale si parlava delle menzogne della procura di Agrigento sulle demolizioni degli abusi edilizi nella Valle dei Templi» afferma Arnone, che da un paio di giorni espone sul balcone del proprio studio - proprio di fronte al tribunale di Agrigento - uno striscione con la scritta «Procura dei pinocchi». La questione riguarda una pizzeria nella Valle dei Templi, «data per demolita dalla procura e che invece - afferma Arnone - è ancora lì».
Diverse la versione delle forze dell'ordine, che spiegano di essere intervenute per impedire un comizio pubblico che Arnone aveva annunciato dal balcone del suo studio legale e che, in base al testo della legge di Ps, doveva essere autorizzato dal questore con una richiesta avanzata almeno tre giorni prima. Arnone già in un'altra occasione era stato denuDonciato per un comizio non autorizzato. «Stamane (ieri ndr) - racconta l'avvocato, che da settimane conduce una campagna contro i criteri adottati per abbattere gli immobili abusivi - ho trovato in strada, davanti al mio studio, alcuni giornalisti e un paio di dozzine tra poliziotti e carabinieri. Mi hanno intimato, senza esibire alcun provvedimento, di togliere lo striscione. Dopo il mio mio rifiuto, sono riusciti a entrare nel mio studio. A quel punto sono andato in balcone ad avvertire i giornalisti su quanto stava accadendo e quando ho fatto notare alle forze dell'ordine che stavano violando il mio domicilio, mi hanno detto, mentre mi trascinavano a forza, che erano entrati per impedire che mi suicidassi buttandomi dal balcone e che dovevo seguirli per sottopormi a un Tso». Arnone ha postato su Youtube un filmato sull'accaduto.
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