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Stadio di Agrigento, sono state tolte le prime baracche

Lo smontaggio dovrebbe avvenire a breve e in parte è già iniziato ieri anche se la scadenza del debutto ufficiale dell'Akragas è ormai alle porte

AGRIGENTO. L'ordine di sgombero, alla fine, sarà rispettato. O almeno nella quasi totalità dei casi. A ventiquattro ore dalla visita congiunta di sindaco e vertici delle forze dell'ordine il caso è pressochè risolto. I negozianti ambulanti che da anni vendono frutta, verdura o hanno allestito altre attività commerciali a ridosso delle mura dello stadio Esseneto sono stati invitati dal Comune a smontare baracche e bancarelle e trasferirsi altrove. Le norme in materia di sicurezza negli stadi prevedono infatti che l'area attorno agli impianti in occasione delle partite di calcio professionistico sia libera, recintata e a disposizione delle forze dell'ordine per filtraggi, controlli e presidi di ordine pubblico.

La collocazione della baracche impedirebbe lo sgombero completo dell'area e magari potrebbe consentire, in astratto secondo lo spirito della normativa, eventuali assembramenti e posti dove nascondersi per provocare incidenti. Nei giorni scorsi il Comune ha inviato un ordine di sgombero a tutti i proprietari delle bancarelle e ha iniziato a smontare pure alcune strutture di legno che in passato erano state predisposte dallo stesso Municipio per vari scopi.

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