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Raid vandalico alla Scala dei Turchi, danneggiati i cartelli "proprietà privata"

Il proprietario della scogliera non ha tolto, nonostante la diffida del Comune sia scaduta, i paletti di ferro con base in cemento

REALMONTE. Sono stati danneggiati i cartelli con la scritta "proprietà privata" ed è stato rimosso il "divieto di sosta" sulla Scala dei Turchi. Tensione alle stelle sulla scogliera di marna bianca più famosa d'Italia e candidata a diventare patrimonio Unesco, il clima è sempre più teso tra il sindaco di Realmonte Lillo Zicari e il proprietario Ferdinando Sciabbarrà che preannunciano di fatto una "guerra" tra carte bollate tra ricorsi e denunce.

A documentare il danneggiamento dei cartelli, che sono stati completamente strappati, è stata l'associazione Mareamico Agrigento presieduta da Claudio Lombardo che ha condiviso le foto su Facebook. «Qualche buontempone - ha scritto Claudio Lombardo - ha strappato i cartelli che indicavano la proprietà privata a Scala dei Turchi. La cosa dimostra, se ce ne fosse ancora bisogno, che quello è un posto dove non esistono i controlli», ha sottolineato il presidente dell'associazione ambientalista durante l'estate in polemica con l'amministrazione comunale realmontina.

Intanto, dopo la scadenza dei termini del 3 settembre, il proprietario non ha ancora rimosso i cinque paletti di ferro con base in cemento e la scritta "proprietà privata", come prescritto nell'ordinanza dirigenziale dell'Utc. Per questo il Comune avrebbe dovuto provvedere a rimuoverli d'imperio entro ieri, almeno secondo quanto previsto dall'ordinanza del 31 agosto che segnala anche pericoli per l’incolumità pubblica.

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