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Spiagge agrigentine risparmiate dall'invasione

Soddisfatte le associazioni ambientaliste che avevano sollecitato interventi «drastici». Su tutto il territorio provinciale, rafforzati i controlli e gli interventi nelle zone a maggiore traffico vacanziero.

AGRIGENTO. È tempo di bilanci per l’operazione «Ferragosto tranquillo» che ha visto le spiagge di San Leone, risparmiate dall’invasione della notte del 14 agosto che ormai da anni, si era trasformata in uno scempio per l’intero litorale. Le scelte operate dal prefetto Nicola Diomede, si sono rivelate vincenti per gli obiettivi che si prefissavano, che erano quelli di tenere sotto controllo l’assalto dei villeggianti di ferragosto e di evitare che le spiagge si trasformassero in delle tendopoli senza rispetto per l’ambiente. In pochi infatti hanno scelto la spiaggia sanleonina per la notte più lunga dell’estate, preferendo lidi dove i controlli erano minori.

«Il nostro obiettivo - aveva detto Diomede durante i tavoli tecnici per organizzare il piano - è quello di garantire la sicurezza di tutti coloro che sceglieranno le coste agrigentine ma anche di tutelare l’ambiente attraverso il divieto di campeggio selvaggio e attraverso un rafforzamento dei controlli nelle zone che da sempre sono considerate più a rischio di altre».

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